Teofania, dal greco theophàneia, composto da theos ("dio") e da phàinein ("manifestarsi"), letteralmente significa manifestazione della divinità in forma sensibile.
Altro termine usato in maniera analoga è epifania, dal greco επιφάνεια, epifaneia, che significa manifestazione della divinità, un concetto tipico di molte religioni.
In senso filosofico la teofania è la manifestazione della divinità attraverso le sue opere.
In senso religioso si distinguono:
Nell'arte un esempio di teofania è il Missorium.
In lingua italiana l'epifania per antonomasia è la festività cristiana dell'epifania del signore.
Venne usato per indicare, nei versi degli stilnovisti, l'apparizione femminile.
Il termine epifania venne usato dallo scrittore irlandese James Joyce per identificare dei particolari momenti di intuizione improvvisa presenti nella mente dei suoi personaggi; è un momento in cui un'esperienza, sepolta da anni nella memoria, sale in superficie nella mente riportando tutti i suoi dettagli e tutte le sue emozioni.
L'esempio più significativo di epifania è contenuto nell'ultima storia di Gente di Dublino, intitolata I morti.